Mattarella invita al dialogo, Salvini si affida al no euro. La “svolta liberale” della Lega: continuare a fare le stesse cose di prima, ma offendendosi quando gliele si fa notare
Siccome ora sono “liberali” e ambiscono a ingraziarsi il Ppe della Merkel, quelli della Lega hanno ritenuto opportuno evitare che Claudio Borghi, quello che apprezzava Alba dorata e sogna il ritorno glorioso della lira, parli troppo spesso di economia. E devono forse aver pensato che a lasciarlo discettare di diritto costituzionale Borghi potesse fare meno danni. E così, nel giorno in cui in Parlamento si tenta, sotto l’auspicio del Quirinale, di tentare di imbastire un dialogo che potrà portare a una collaborazione tra maggioranza e opposizione, Matteo Salvini pensa bene di affidare al prode Borghi l’intervento di replica al presidente del Consiglio.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE