Editoriali
Paolo Savona consiglia di investire nel mattone. Ma perché?
Nella Relazione annuale al mercato, il presidente della Consob ha avanzato un'altra delle sue stravaganti proposte, perché le attività immobiliari avrebbero un rendimento sempre superiore all'inflazione. Ma non si capisce da dove salti fuori questa legge economica
Martedì nella sede della Borsa di Milano il presidente della Consob Paolo Savona ha presentato la sua Relazione annuale al mercato. Per quanto abituati alle proposte stravaganti (due anni fa Savona suggerì una misteriosa “criptomoneta pubblica” per “condurre a una netta distinzione tra moneta e finanza”), stavolta lo stupore è ancora maggiore e nasce dalla proposta di “creare portafogli che autoproteggano i risparmiatori dall’inflazione”. Secondo Savona il portafoglio autoprotettivo ha bisogno di una “composizione equilibrata tra attività mobiliari e immobiliari, affidando la redditività agli andamenti dell’economia reale”. Il problema preliminare è che Consob, in teoria, avrebbe il compito di vigilare sui mercati finanziari e non quello di offrire consigli di investimento, quasi fosse un family banker. L’Authority dovrebbe definire un perimetro di regole, non indicare a una platea di professionisti ed esperti del settore finanziario come fare il proprio lavoro.
Ma c’è anche un problema di merito ed è la logica alla base del portafoglio autoproteggente di Savona: “La proposta poggia sul fatto che le attività mobiliari con un rendimento inferiore al saggio dell’inflazione patiscono una perdita di potere di acquisto, mentre quelle immobiliari di norma presentano aumenti di valore”. Davvero non si capisce da dove salti fuori questa legge economica secondo cui gli investimenti mobiliari avrebbero un rendimento inferiore all’inflazione mentre il mattone sempre superiore. Non si tratta solo di ignorare la storia delle bolle speculative nel settore immobiliare, ma anche la realtà italiana. Quella di un paese che necessiterebbe di avvicinare il risparmio ai mercati finanziari, di far crescere la sua Borsa, le cui ridotte dimensioni hanno rallentato lo sviluppo economico. Per quanto possa sembrare assurdo, qualche riga dopo lo stesso Savona evidenzia i cattivi rendimenti del mattone: tra il 2008 e il 2021 “la caduta di valore dei nostri immobili è stata del 12 per cento”. Fortuna che la Consob non è un family banker.