Baci da Londra
Londra. I programmi politici li abbiamo ascoltati, i calcoli elettorali pure, ma i sondaggi, a Londra, non si muovono: in vista del voto del 7 maggio, Labour e Tory pareggiano. Cosa inventarsi nell’ora dello swing, se devi cambiare idea adesso o mai più? Be’, un bacio vince sempre.
Boris Johnson saluta dal finestrino dell’auto e ha la guancia macchiata di rossetto. Non si è pulito, il marchio scarlatto è la sua forza, la gente mi ama, quel che dico è vero, fidatevi. Il sindaco di Londra è entrato nella campagna elettorale dei conservatori da un paio di giorni, è andato in Kent, poi è tornato a Londra ad abbracciare il premier, David Cameron, intanto ha rilasciato interviste ovunque, il Sun lo immortala con i guantoni blu pronto al ring, il suo sfidante sarebbe il sindacalista più famoso del paese, Len McCluskey, si batte per i laburisti: forte sì, ma insomma, non è che ti viene voglia di baciarlo. Ma stia attento, Cameron: “E’ chiaro che il messaggio del sindaco di Londra è: vota Tory, che poi arrivo io”, dice una ragazza che sfoglia il Guardian e sorride. Si sopravvive a suon di faide interne anche nel Regno Unito, il prezzo da pagare per schierare Johnson è alto, Cameron lo sa, ma ora contano solo i baci, non chi li riceve.
Il re di cuori è Ed Miliband. La strategia laburista è stata vincente, il candidato premier “è un nice guy”, dice Tim Bale, politologo, professore e saggista che ha appena pubblicato un libro sul leader del Labour, “ora se ne sono accorti in molti”. Certo, le aspettative erano bassine, ma la costruzione del bravo ragazzo è stata così meticolosa che ora quando una dice che Miliband è sexy nessuno le scoppia a ridere in faccia (tutto d’un colpo abbiamo scoperto che il ragazzo, famoso soltanto per aver tradito il fratello e per aver due cucine in casa, ha avuto un sacco di fidanzate carine e famose). Da qualche giorno è iniziato il “Milifandom”, un’aggressione via Twitter di ragazzine (molte non possono nemmeno votare, e si struggono) che si fanno selfie un po’ ammiccanti e un po’ sognanti, con tantissimo rossetto, e scrivono: “Penso a Ed Miliband” o “sono andata in iperventilazione quando l’ho visto la prima volta”, cose così. L’account @cooledmiliband fa il resto, pubblicando fotomontaggi in cui Miliband diventa James Dean, Don Draper di “Mad Men”, Kurt Cobain o Harry Styles degli One Direction (una meravigliosa con lo sfondo tarantiniano dice: “Kill Mill”).
[**Video_box_2**]Le fan di Cameron devono essersi sentite un po’ sfigate, hanno rilanciato con le @Cameronettes, ma c’è poco rossetto e la cheerleader ha 13 anni.
L’unica cosa che conta, bacio o non bacio, è che sia femmina. La figlia del principe William e di Kate, s’intende. A nessuno interessano i secondogeniti, ma se mai la principessina dovesse chiamarsi Diana, allora sì.