"Mai così grande" la minaccia terroristica in Francia, dice Valls
Parigi. A ventiquattro ore di distanza dall’annuncio di un tentativo di attentato contro due chiese, scongiurato fortuitamente domenica scorsa, arrivano oggi, per voce del premier Manuel Valls, ulteriori dettagli sulla gravità della minaccia terroristica in Francia: “Abbiamo evitato cinque attentati, compreso quello fortunatamente sventato domenica a Villejuif”, ha affermato il primo ministro su France Inter, prima di aggiungere: “La minaccia terroristica non è mai stata così importante. Mai nella nostra storia ci siamo dovuti confrontare a questo genere di terrorismo”.
Dopo essersi congratulato con gli inquirenti per la “rapidità con la quale hanno lavorato”, Valls si è soffermato su quanto accaduto domenica scorsa e sulla situazione del giovane studente algerino di 24 anni che aveva progettato gli attentati: “Sid Ahmed Ghlam è quel genere di individuo che non agisce solo, ci sono delle reti, ha un sostegno logistico”. Ghlam, secondo quanto confermato dal procuratore di Parigi, era effettivamente in contatto con una persona che attualmente in Siria, con la quale discuteva via telefono sulle “modalità di commissione di un attentato”. Quest’ultimo “gli avrebbe chiesto esplicitamente di compierne uno contro una chiesa”.
Attualmente sono 178 i luoghi di culto cattolici considerati sensibili e che necessitano di “protezione rafforzata”, ha dichiarato ieri Monsignor Ribadeau Dumas, portavoce della Conferenza episcopale francese. Numeri confermati oggi dal premier Valls che ha però annunciato l’avvio di una serie di consultazioni per studiare la possibilità di dispiegare ulteriori forze di polizia e allargare la protezione ad altri luoghi di culto. In tarda mattinata, anche il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve ha confermato le parole del primo ministro, al termine di una riunione con l’arcivescovo di Parigi, il Cardinale André Ving-Trois: “Siamo determinati ad assicurare la protezione dei luoghi di culto e ad affermare i valori comuni della Repubblica. Abbiamo mobilitato quasi ventimila poliziotti, gendarmi e militari per assicurarla”.
Valls ha inoltre approfittato dell’intervento su France Inter per difendere la controversa legge sui servizi segreti – un “testo equilibrato”, ha affermato – che dovrà essere votato all’Assemblea nazionale il prossimo 5 maggio. La legge, ha dichiarato il premier, “tutelerà per la prima volta i nostri servizi segreti” e permetterà di “conferire loro i mezzi per essere più effaci possibili”. Un Patriot Act alla francese? “No, non ha niente a che vedere con la legge statunitense”.