Ora l'America ha in pugno un cinese che sa troppe cose
Ling Wancheng è sparito dalla Cina lo scorso autunno. Ha cinquantacinque anni, si fa chiamare Wang Cheng o Jason Wang, è un uomo d’affari e un golfista amatoriale di grande successo, e viene da una famiglia prestigiosa. Suo fratello Ling Zhengce è uno dei politici più importanti della provincia dello Shanxi, l’altro fratello Ling Jihua è stato capo di gabinetto dell’ex presidente Hu Jintao, dunque uno degli uomini più potenti di Cina, e tra i prospetti più promettenti per la futura leadership di Pechino. (Nota a margine: i genitori dei fratelli Ling, che in tutto sono cinque, hanno dato ai loro figli nomi tratti dal lessico burocratico del Partito comunista per mostrare fedeltà alla causa rivoluzionaria: il più vecchio si chiama Fangzhen, “linee guida”, poi Zhengce, “policy”, Luxian, “roadmap”, Jihua, “piano”, Wancheng “completamento”).
Le sfortune della famiglia Ling iniziano la notte del 18 marzo del 2012, quando il giovane figlio di Jihua si schianta a Pechino a bordo di una Ferrari nera. Muoiono lui e una delle due ragazze (trovate seminude) che portava a bordo. In Cina sta per iniziare l’èra del presidente Xi Jinping e della guerra contro la corruzione, e più che lo scandalo e la Ferrari nera a dare inizio alla purga contro i Ling è il fatto di appartenere a una fazione opposta, quella di Hu Jintao. Ling Zhengce è indagato per corruzione nel giugno del 2014. Ling Jihua è prima degradato, poi indagato nel dicembre del 2014, lo scorso mese è stato infine espulso dal Partito comunista. Ling Wancheng scappa dalla Cina.
Martedì un giornale americano e una rivista cinese, il New York Times e Caixin, hanno pubblicato indipendentemente due inchieste che mostrano che Ling Wancheng è rifugiato negli Stati Uniti, e che il governo di Pechino sta facendo pressioni fortissime per ottenere l’estradizione dell’ultimo dei fratelli Ling. Ma Washington, dicono fonti del New York Times interne all’Amministrazione, sta valutando se concedere a Ling Wancheng asilo politico. In questo modo Ling Wancheng potrebbe diventare “uno dei più pericolosi disertori nella storia della Repubblica popolare”, e la sua vicenda potrebbe diventare uno dei casi diplomatici più importanti dell’anno, in un periodo in cui le relazioni tra America e Cina sono già tese a causa dell’aggressività di Pechino nel Pacifico e dei cyberattacchi devastanti subiti dal governo americano a opera cinese.
Pechino teme (o ha la sicurezza) che Ling Wancheng conosca segreti imbarazzanti o addirittura pericolosi per il regime, vista la sua posizione e i contatti ai massimi livelli della sua famiglia. Suo fratello Ling Jihua era il confidente dell’ex presidente Hu, e lui stesso era un personaggio di spicco della scena politica cinese. La sua stessa presenza in America è un “successo d’intelligence” per Washington, scrive il New York Times, e le fonti del quotidiano dicono che le pressioni da parte cinese sull’Amministrazione si stanno facendo sempre più forti, anche in vista della prima visita di stato di Xi Jinping in America, prevista a settembre.
[**Video_box_2**]Ottenere l’estradizione dei funzionari sotto accusa e fuggiti all’estero è uno degli obiettivi principali della guerra contro la corruzione di Xi Jinping, e uno dei più grandi dilemmi per i governi che devono valutare se consegnare i fuggiaschi nelle mani di un regime autoritario il cui sistema giudiziario ha un tasso di condanne che sfiora il 99 per cento. L’anno scorso il governo ha lanciato l’operazione “Caccia alla volpe” per recuperare i funzionari fuggiti, e molti governi, tra cui quello canadese e quello australiano, hanno già firmato degli accordi bilaterali.
Ad aprile anche gli Stati Uniti hanno firmato un accordo per rimpatriare i cinesi fuggiaschi, ma il caso di Ling Wancheng è diverso, riguarda l’intelligence e segreti che il Partito non vuole siano divulgati. Il fratello di Ling Wancheng, Ling Jihua, è stato accusato oltre che di corruzione anche di avere ottenuto illegalmente un “gran numero” di “core secrets” riguardanti lo stato cinese e il Partito. Alcuni esperti sentiti dal South China Morning Post hanno detto che la posizione di Ling Jihua non avrebbe dovuto consentirgli di ottenere informazioni riservate per esempio sull’esercito e sulle strategie militari, e dunque ipotizzano che la vera ragione della sua caduta in disgrazia sia il fatto che “ha avuto accesso e tenuto per sé ‘il tipo sbagliato di segreti’”. Ora Pechino teme che questi segreti siano passati al fratello, la cui ultima residenza nota era una villa da 2,5 milioni di dollari in California.