In Colombia è caccia aperta a Megateo
Dopo quello che era sembrato un iniziale possibilismo, la sala stampa vaticana ha seccamente smentito la possibilità di un incontro tra le Farc e Papa Francesco in occasione della sua prossima visita a Cuba. “Nell'agenda papale non è previsto”, ha detto il vicedirettore Ciro Benedettini, dopo che il negoziatore della guerriglia Antonio Lozada aveva avanzato la richiesta. L’intero vertice delle Farc è stato condannato in primo grado per l’assassinio nel 2002 dell’Arcivescovo di Cali Isaías Duarte Cancino, anche se poi la condanna è stata annullata in secondo grado. Un colpo di mortaio delle Farc su una chiesa provocò anche i 79 morti della strage di Bojayá per cui le stesse Farc hanno ammesso la propria responsabilità e chiesto perdono. Ma la chiesa si è impegnata nella mediazione per il processo di pace e i contatti sono in corso.
Un conto però è una mediazione per porre termine a una guerra civile interminabile, un conto è invece, organizzare un incontro che per le Farc sarebbe uno spot simile a quello messo in piedi da da Rafael Correa e Evo Morales in occasione della visita del Pontefice, in un momento in cui il conflitto armato in Colombia è ancora in corso e le Farc sono accusate di attività terroriste e criminali di tutti i tipi. Proprio in questi giorni, in particolare, 350 soldati sono impegnati un una gigantesca caccia a Víctor Ramón Navarro, alias “Megateo”, un capo guerrigliero che è considerato uno de maggiori narcotrafficanti del paese.
[**Video_box_2**]Il 39enne Megateo faceva parte dell’Epl, un gruppo armato maoista rivale delle filo-sovietiche Farc. Ma dopo che nel 1991 il grosso del gruppo cessò la lotta armata lui restò alla testa di un nucleo di irriducibili, che col tempo si è sempre più collegato alle Farc proprio nel nome del narcotraffico. L’operazione per catturarlo è iniziata domenica ed è considerata vitale per rimettere ordine a Catatumbo, una zona del nord-est colombiano che è tra le poche dove ancora i gruppi armati sono ancora in grado di impensierire, anche perché sono capaci di controllare i flussi verso il vicino Venezuela. Megateo, su cui gli Stati Uniti hanno posto una taglia da 5 milioni di dollari, è riuscito a scampare già a una decina di operazioni del genere. In particolare, nel 2006, è riuscito a farla franca dopo che i suoi uomini erano riusciti a far saltare in aria un camion uccidendo 17 persone tra militari e agenti del servizio di intelligence Das. Lui stesso in un’intervista che concesse nel 2013 ammise che riscuoteva dai coltivatori di coca una “tassa” equivalente a 130 dollari al chilo.
Anche stavolta sembra svanito nel nulla. Come si è ricordato, lui formalmente è dell’Epl, ma opera nella sua zona in stretto collegamento con uomini delle Farc e dell’Eln. Le forze di polizia, dunque, non si sentono vincolate dal cessate il fuoco unilaterale che le Farc dicono di aver stabilito da un mese.