Foot, l'internazionale dello yogurt esiste da sempre
Nel 1983 il Labour britannico subì una delle sue sconfitte più brutali, di quelle che poi diventano un metro di paragone per gli anni a venire: se si fa peggio, siamo finiti. Il leader di allora era Michael Foot (scomparso cinque anni fa), un politico dalla retorica gloriosa, un mastino ai Comuni, gli occhialoni come simbolo distintivo, ma con una visione piuttosto ristretta del futuro del suo partito: voleva vincere contro la Thatcher e il thatcherismo portando il partito molto a sinistra, andando allo scontro frontale con le idee che stavano prendendo piede nel paese: il liberalismo e la concorrenza.
Il suo programma – “The New Hope for Britain – fu definito “la più lunga lettera di suicidio mai scritta” e nonostante Foot lottasse per mantenere unito il partito, per combattere insieme e uniti contro quelle idee friedmaniane che stavano conquistando la dottrina politico-economica anglosassone, ci fu la scissione.
[**Video_box_2**]Nacque il Social Democratic Party, formato dai moderati della “Gang of four”, che non ebbe molta fortuna ma che contribuì a far perdere consensi al sinistrorso Labour e che finì per confluire in quello che ora è il partito dei liberaldemocratici. In quella elezione infernale, fu eletto per la prima volta in Parlamento Jeremy Corbyn, neoleader del Labour spesso paragonato a Foot (ma non parla così bene), che con il suo nuovo cabinet ha deciso di provare a ripetere l’esperienza dell’inizio degli anni Ottanta. Il destino potrebbe essere simile, come quello del yogurt: scade presto.