Appunti per chi dice che anche in Costa Azzurra è tutta colpa del global warming
Mentre il Monde si chiede se “le violente intemperie nelle Alpi Marittime siano dovute al riscaldamento globale” e i giornali locali incolpano “l’urbanizzazione intensiva che disprezza le leggi della natura”, Eric Ciotti, deputato dei Républicains e presidente del dipartimento colpito dall’alluvione, cerca di riportare tutti alla realtà, senza occhiali ideologici, evidenziando che l’“allerta arancio”, lanciata da Météo France, proprio perché molto frequente nelle Alpe-Marittime, non era sufficiente per la violenza delle intemperie che poi si sono effettivamente abbattute. L’“allerta arancio”, nella scala delle previsioni, corrisponde al secondo livello di gravità. Un’“allerta rossa” sarebbe stata quella più adatta: “Di quelle ‘arancio’ ce ne sono state diverse decine dall'inizio dell'estate, la gente la considera banale. La gradazione dei diversi livelli deve essere rivista”, ha attaccato Ciotti.
Sulla scia di Ciotti si è inserito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, il quale a Europe 1 ha dichiarato sabato sera di “porsi molte domande in merito a come lavora Météo France”. “Con ciò che si è verificato questa notte, è incredibile che sia stata emanata un’‘allerta arancio’. Siamo a un livello che non arancio, ma rosso. Un tale livello, una tale violenza, nessuno l’ha previsto e nessuno è stato allertato. Se ci fosse stata un’allerta rossa sui luoghi in cui ci sono state le precipitazioni, questa avrebbe costretto nelle ore precedenti a prendere delle precauzioni, a far evacuare i luoghi a rischio e soprattutto i camping”, ha tuonato Estrosi, prima di aggiungere: “Sia i servizi dello stato che le autorità competenti sarebbero intervenuti in maniera diversa e preventiva”.
[**Video_box_2**]Al panico messo in circolazione da numerosi giornali, che hanno puntato subito il dito contro il “riscaldamento globale” quale causa principale della catastrofe, ha messo un po’ d’ordine prima il climatologo Jean Jouzel, “Non attribuiamo direttamente la colpa di ciò che è successo al riscaldamento globale”, poi il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, “non si può stabilire un legame diretto fra il riscaldamento climatico e un fenomeno particolare. È vero solo che con il riscaldamento i fenomeni sono più violenti”. Si chiama imprevedibilità della natura.