Matteo Salvini e Marine Le Pen (foto LaPresse)

#VinciamoPoi

Paola Peduzzi
Le Pen zeru tituli. Le forze anti sistema continuano a eccitare più gli opinionisti che gli elettori. Lo choc di chi aveva previsto uno choc per la Francia - di Paola Peduzzi

Il primo record, alle elezioni regionali francesi, è stata l’affluenza: circa il 59 per cento, più o meno la stessa percentuale registrata al secondo turno delle elezioni presidenziali del 2002 in cui si era qualificato secondo Jean-Marie Le Pen. Fu fermato, e oggi anche le sue eredi, la figlia “ingrata” Marine e la nipotina “adorata, mi assomiglia molto” Marion, sono state fermate (anche Florian Philippot, guru del nuovo Front e della lotta contro papà Le Pen sta passando una brutta serata). Gli scrutini sono ancora in corso, ma al momento il Front National non è dato vincente in nessuna delle 13 regioni in cui si votava per il secondo turno, dopo una prima tornata elettorale segnata da un balzo in avanti del partito della Le Pen che aveva fatto tremare la già tremebonda Europa alle prese con populismi di destra e di sinistra.

 

Sono stati spesi fiumi di inchiostro sull’onda nera, sull’incapacità della politica di far fronte all’antipolitica, sulla fine dei bipartitismi in tutto il continente, e certo il fenomeno Le Pen non è da sottovalutare – quando lo si schernisce, finisce per essere più crudele – ma insomma, ci si poteva pure occupare d’altro. La destra di Nicolas Sarkozy cresce, il Partito socialista di François Hollande arranca, come gli capita ormai da molte tornate elettorali, e certo l’appello fatto dal governo durante la settimana per ritirare le liste di sinistra nei municipi più contesi ha contribuito all’affermazione dei Républicains. Nel day after si capiranno meglio le conseguenze di questo voto, il Monde già dice, con tono rasserenato, “siamo tornati a risultati elettorali tradizionali”.

 

[**Video_box_2**]Il Front National entra a pieno titolo nel gruppo #vinciamopoi, i socialisti hanno un compito titanico per ricostruire credibilità, con l’economia che stagna e il terrore di Parigi ancora negli occhi, Sarkozy prova a reinventare il suo exploit, ma non parlando mai di “rupture” con riforme, chissà dove potrà arrivare. Intanto Le Pen si lamenta della copertura mediatica sempre così ostile e del sistema destra-sinistra che continua a imperversare sul patriottismo frontista. Ma poi le parole finiscono, i risultati arrivano e sì, #vinciamopoi.

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi