Il tradizionale discorso di Capodanno di Kim Jong-un, uno dei più seguiti dagli analisti internazionali, quest’anno non ha regalato grosse sorprese. Il leader nordcoreano è al suo quarto discorso di Capodanno da quando ha preso il potere e ha parlato per circa 29 minuti indossando per la prima volta gli occhiali da vista – proprio come il nonno Kim Il sung – ma con una foggia piuttosto hipster. La consueta retorica militarista si è limitata a due passaggi chiave.
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.