Rajoy prevede nuove elezioni in Spagna, tra gaffe e "House of Cards"
Giovedì sera, nel mezzo del vertice europeo a Bruxelles, il premier spagnolo facente funzioni Mariano Rajoy è stato apparentemente pizzicato a fare una dichiarazione scottante. Parlava con il collega inglese David Cameron durante una pausa tra un colloquio e l’altro sulla Brexit e sembra che non si fosse accorto che una telecamera vicina a lui era ancora accesa. “L’opzione probabile è che ci siano nuove elezioni il 26 di giugno”, dice in spagnolo. Poi ammicca, sicuro, e ripete: “E’ il caso più probabile”. La telecamera coglie le parole di Rajoy in mezzo al brusio, il video si diffonde e subito inizia il pandemonio. Il premier uscente, escluso dalle trattative per il nuovo governo di Madrid, non solo dice ai leader europei che ci saranno nuove elezioni, ma arriva anche ad azzardare una data!
Il candidato scelto dal re Felipe VI per portare a termine le consultazioni e creare una coalizione di governo dopo che le elezioni del 20 dicembre scorso non hanno restituito nessuna maggioranza, il socialista Pedro Sánchez, fatica in questi giorni a venire incontro alle richieste dei due partiti di cui necessita l’alleanza, Podemos e Ciudadanos, e gli analisti iniziano a guardare preoccupati al voto del 2 marzo, quando Sánchez dovrà sottoporre al Parlamento spagnolo la sua proposta di esecutivo. Sánchez ha escluso fin da principio il popolare Rajoy da ogni possibile discussione, ma il premier sconfitto (pur avendo il maggior numero di seggi nel nuovo Parlamento), non si è rassegnato ad aspettare una chiamata dell’avversario.
La mossa sarebbe già degnamente machiavellica se non fosse stata registrata in video: l’ex premier Rajoy va in giro a sobillare i già preoccupati leader europei dicendo che Sánchez non la farà. Ma ci si può spostare oltre, nel territorio della fantapolitica, e immaginare che Rajoy, con la coda dell’occhio, abbia notato che la telecamera era accesa – e che la “gaffe” sia in realtà una manovra degna di “House of Cards”. Con una frase detta a mezza voce Rajoy, escluso dai giochi post elettorali, ha messo addosso a Sánchez una pressione insostenibile, e allo stesso tempo ha fatto capire di essere pronto a combattere la prossima battaglia. Per l’uomo che tutta Europa ha considerato per anni poco più che un burocrate grigio, sarebbe un colpo tattico da ricordare.
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