La Francia delle sigarette dall'involucro bianco e il trionfo del moralismo
Parigi. Non ci sono più ostacoli all'introduzione del pacchetto di sigarette neutro, anonimo e privo di loghi, che il ministro della Sanità francese, Marisol Touraine, promuove da due anni come principale baluardo per la lotta contro il tabagismo. Mercoledì la Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso della multinazionale del tabacco americana Philip Morris, che aveva protestato contro la direttiva europea che mira a uniformare i pacchetti in tutti i paesi dell'Ue, e così dal 20 maggio, come desiderato da Touraine, i tabaccai francesi verranno invasi da involucri tutti uguali, con la stessa taglia, lo stesso colore, la stessa grafica, e frasi per instillare il senso di colpa nel fumatore-peccatore.
"Si tratta di una vittoria per la sanità pubblica, una vittoria contro le lobby", ha esultato la ministra giacobina, unendo toni moralistici e odio anticapitalista come nemmeno i comunisti francesi erano riusciti a fare negli ultimi tempi (i senatori del gruppo Communiste, républicain, citoyen si erano astenuti quando la misura era passata la scorsa estata alla Camera alta, dando de facto ragione ai colleghi neogollisti che ne avevano criticato l'insensatezza). La foga goscista di rieducare e igienizzare il fumatore-peccatore ha avuto la meglio sulla protesta dei ventiseimila tabaccai francesi, che da mesi si mobilitano contro la volontà di uniformare i pacchetti di bionde, parlando di "errore storico" e di "misura politica di sanità spettacolo".
Dal 20 maggio gli industriali del tabacco che lavorano in Francia dovranno produrre soltanto pacchetti neutri (un messaggio e una foto a colori dovranno occupare il 65 per cento della superficie di ogni involucro), dal 20 novembre dovranno consegnare ai tabaccai unicamente questo tipo di packaging, e dal 1 gennaio 2017, ha assicurato la ministra, non ci saranno più segni distintivi nei tabaccai francesi, che diventeranno così dei "cimiteri", come ha osservato una tabaccaia arrabbiata ai microfoni di Bfm.tv.
"Non c'è possibilità di tornare indietro", ha dichiarato al Monde Marisol Touraine, che ai tabaccai ha concesso ancora "alcune settimane" per svuotare gli stock, dopodiché nessun pacchetto "non neutro" sarà più ammesso. La sentenza della Corte di giustizia dell'Ue ha respinto anche il ricorso della Polonia, che aveva manifestato la sua contrarietà all'eliminazione delle sigarette al mentolo. Attraggono i consumatori e in particolar modo i giovani con quei "piacevoli aromi", ha sentenziato la più alta corte europea. E così anche le sigarette aromatizzate dovranno scomparire dai tabaccai di ogni paese Ue entro il 2020. Ma mentre dalla Polonia non sono ancora arrivate reazioni alla decisione della Corte di giustizia dell'Ue, Philip Morris, tramite un comunicato, ha fatto capire che non cederà certo facilmente alla nuova ondata di proibizionismo che viene da Bruxelles e Parigi. La sentenza "chiarifica" il fatto che la direttiva europea non impedisce ai paesi di introdurre il packaging generico, ha scritto il gruppo americano, "ma la Corte non si è ancora espressa sul fatto che il pacchetto neutro sia legale o capace di ridurre il tasso di fumatori".
"Queste questioni – ha aggiunto Philip Morris – sono attualmente studiate dalla giustizia inglese e l'Organizzazione mondiale del commercio". Finita l'epopea delle Gauloises, finito il romanticismo delle Gitanes, dal 20 maggio in poi la marca delle sigarette dovrà essere scritta dai produttori in caratteri microscopici, mentre in bella vista dovranno campeggiare un messaggio colpevelizzatore e un'immagine choc. La Francia sarà ufficialmente il secondo paese al mondo a mettere in commercio il pacchetto di bionde pol. corr., dopo l'Australia, dove da quando è stata introdotta la norma, guarda un po', è esploso il mercato nero.
I conservatori inglesi