La guerra fredda fra il Papa e Macri
Non solo i media argentini, ma quelli di tutto il mondo ispanico parlano ormai di un conflitto aperto tra i due argentini più famosi del momento: il Papa, che dicono voglia far diventare il peronismo un’ideologia mondiale, e il presidente, che dicono voglia sradicarne il ricordo nel suo stesso Paese di origine. Dopo il poco calore mostrato nell’incontro, dopo l’omaggio a Francesco degli ultimi leader di quel “socialismo del XXI secolo” che considera Macri un usurpatore, adesso la guerra sarebbe stata formalmente dichiarata ricevendo la kirchnerista Hebe de Bonafini e non la macrista Margarita Barrientos.
Hebe Pastor de Bonafini, 87 anni, è la leader delle famose Madri di Plaza de Mayo. Non di tutte: diventate famose nella sfilata per la piazza principale di Buenos Aires, quando chiedevano che fine avevano fatto i loro figli scomparsi, già nel 1986 si erano divise in due organizzazioni. Da una parte ci sono le Madres de Plaza de Mayo-Línea Fundadora, che accettano i risarcimenti disposti dal governo Alfonsín, e che ritengono che la lotta per i diritti umani debba rimanere il più possibile apolitica. Dall'altra la Asociación Madres de Plaza de Mayo di Hebe, che si schiera su posizioni terzomondiste e che non solo sostiene il Subcomandante Marcos, Chávez e il regime di Fidel Castro, ma dice anche che i dissidenti cubani stanno bene in galera. La Bonafini aveva addirittura esultato dopo gli attentati dell'11 settembre. Dopo aver attaccato tutti i governi argentini che si sono succeduti, Madre Hebe si è legata a doppio filo con i Kirchner. In cambio ha ottenuto del denaro con cui ha trasformato la sua ong in un ente per assegnare case popolari. Accusata nel 2011 anche di malversazione, sebbene poi sia stata scagionata, Hebe avversa il nuovo presidente. Nel 2007 aveva definito l’allora cardinale Bergoglio “un fascista”, e nel 2008 per protestare contro Macri aveva perfino occupato una cattedrale, installando un gabinetto chimico sotto un altare. Ma dopo che Bergoglio è diventato Papa ha iniziato a rendergli omaggio, e dopo una lunga trattiva ha annunciato che Francesco la riceverà venerdì 27 maggio. “Mi ero sbagliata su di lui. È un vero peronista”, ha spiegato.
Anche Margarita Barrientos è un’attivista sociale. Ha 54 anni, è stata abbandonata dalla famiglia a 14 anni, e per mantenersi e mantenere il marito, i suoi 9 figli naturali e i 3 adottivi ha iniziato un’attività di recupero della spazzatura il cui successo le ha permesso di iniziare a provvedere ad altri affamati. Poi ha fondato una vera e propria mensa popolare, che grazie a varie donazioni oggi sfama almeno 2000 persone. Come Hebe anche lei è stata accusata di malversazione e autoritarismo, e anche nel suo caso non c’è stata però alcuna condanna. Lei però a differenza della Bonafini è una storica sostenitrice di Macri, che da Jefe de Gobierno della Città di Buenos Aires le ha garantito un importante appoggio. Quando ha saputo dell’invito a Hebe, ha fatto sapere che quando lei era andata in Vaticano tre anni fa, il Papa non volle riceverla.
Come già ricordato, non è del tutto chiaro quel che è successo, anche perché a lei non furono date spiegazioni. All’epoca era circolata la voce che il Papa stava ricevendo Estela de Carlotto, leader dell'Associazione Civile Nonne di Plaza de Mayo, e che la stessa Estela avrebbe detto di non volersi fare una foto assieme a lei. Si è pure parlato di un semplice malinteso del Protocollo Vaticano, che avrebbe scambiato la Barrientos per una banale scocciatrice. Terza ipotesi: Margarita era accompagnata da un personaggio che per motivi personali Francesco non voleva incontrare. Comunque sia, lei non ha gradito. Quando Francesco ha invitato tutte e due, il 26, 27 e 28 marzo, lei non solo ha rifiutato, ma ha reso pubblica l’umiliazione di tre anni fa. Sembra che il Papa volesse farsi vedere assieme a Margarita e Hebe assieme per contribuire a superare “la grieta”: “la crepa”, il fossato che storicamente ha diviso peronisti e antiperonismi e che oggi divide kirchneristi e antikirchneristi. Invece, ha finito per riconfermarla.
Dalle piazze ai palazzi