Donald Trump riceve i vertici del partito repubblicano al Trump National Golf Club (foto LaPresse)

Le promesse moderate di Trump per il primo giorno di presidenza

Nel breve video pubblicato su YouTube, il presidente eletto parla di riportare ricchezza e lavoro, per poi avventurarsi nella più prudente dichiarazione programmatica esibita dall’inizio della campagna elettorale

Nelle promesse di Donald Trump per il primo giorno della presidenza spiccano le assenze. Non c’è l’ordine di costruzione del muro, non c’è la chiusura delle frontiere per i musulmani, non compare l’uscita d’imperio dal Nafta, la revoca dell’Obamacare, la disgregazione della Nato. Il rimpatrio militarizzato degli undici milioni di clandestini che vivono in America era già stato stralciato in precedenza, ma la proposta più audace sull’immigrazione, che è il tema su cui meglio si esprime la visione nazionalista di Trump, è “ordinare al dipartimento del lavoro di indagare sugli abusi dei visti”, attività regolare nella quale l’Amministrazione Obama ha agito con particolare zelo. Nel breve video pubblicato ieri sera su YouTube, il presidente eletto esordisce parlando della necessità di riportare ricchezza e posti di lavoro sul suolo americano, per poi avventurarsi nella più prudente dichiarazione programmatica esibita dall’inizio della campagna elettorale.

 



 

Il primo giorno dopo la cerimonia di insediamento Trump promette di “notificare la nostra intenzione di uscire dai dialoghi sul Trans-Pacific Partnership”, idea largamente bipartisan e pienamente nei poteri del presidente, e di cancellare le “restrizioni”, ma non si sa esattamente quali, sulla produzione energetica. Per difendere la sicurezza nazionale darà mandato ai funzionari militari di mettere in sicurezza le “infrastrutture vitali” per difendere il paese dagli attacchi cibernetici e non. Mentre il presidente eletto è sotto tiro per i conflitti di interessi, le relazioni poco chiare con i leader stranieri che sta incontrando, i rapporti ambigui con gruppi sotterranei che vanno dalle simpatie per la supremazia bianca al neonazismo senza infingimenti, il programma del primo giorno da presidente appare un saggio della moderazione.