Le Pen cambierà nome al Front National, ma non idee
Dopo il ballottaggio vinto da Macron, la rivale annuncia "una trasformazione profonda del movimento", pur sottolineando che il "fronte patriottico è la prima forza d'opposizione"
Le elezioni in Francia hanno prodotto un risultato chiarissimo: la politica europeista ha vinto. Emmanuel Macron ha ribadito che nei prossimi cinque anni farà “tutto il possibile perché non ci sia più alcuna ragione per votare l'estremismo”. Marine Le Pen, dopo il risultato del ballottaggio che l'ha vista sconfitta nettamente, pur ribadendo la soddisfazione per il risultato complessivo, ha ammesso che qualcosa va rivisto: “Bisogna cambiare per essere all'altezza delle nuove sfide”. I quasi 11 milioni di voti e il 34 per cento di ieri “per noi sono un risultato storico”, ha detto a caldo la presidente del Front national, sottolineando che “il fronte patriottico è la prima forza d'opposizione”. Dalla sala dello Chalet du Lac, nel verde del Bois de Vincennes a est di Parigi, Le Pen è riuscita a fotografare nitidamente la realtà: “I francesi hanno scelto la continuità”.
Macron ha incassato al telefono i complimenti della rivale: “Gli ho fatto gli auguri per le immense sfide che si troverà di fronte”, ha rivelato Le Pen, pur precisando ancora una volta quella che secondo lei è la differenza tra “veri patrioti e mondialisti”. Poi è tempo di annunci per il Front national: “Proporremo una trasformazione profonda del movimento. Una nuova forza politica è più che mai necessaria per il futuro del nostro paese. Dobbiamo rinnovarci per poter essere all'altezza di questa opportunità storica e delle attese dei francesi”, un proposito ribadito in tv anche dal numero due del partito, Florian Philippot.
Il Front National, in sostanza, cambierà nome. Ma i principi di fondo restano gli stessi: “Vorrei trasformare il movimento in un nuova forza politica, ma difenderemo l'indipendenza, la libertà e la prosperità della Francia. Tutti i patrioti si uniscano a noi per questa lotta decisiva che comincia da stasera e sarà decisiva nei prossimi mesi”. Il riferimento è alle legislative di giugno, ma il grande obiettivo è l'Eliseo per le presidenziali del 2022.