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Edouard Philippe, il premier machista

Annalena Benini

Il romanzo del nuovo primo ministro francese, lo sdegno femminista e un quesito: il seno grande è sessismo?

Le femministe francesi detestano la decisione di Emmanuel Macron: è abbastanza femminista che Macron stia da più di vent’anni con una donna più grande di lui, ma è decisamente maschilista che abbia scelto come premier Edouard Philippe, che non è una donna e che ha scritto romanzi “erotico machisti”. Si tratta soprattutto di “Dans l’ombre”, pubblicato nel 2011 dalle edizioni JC Lattès, scritto a quattro mani con il collega Gilles Boyer: è un thriller politico con un protagonista maschile che ama il seno grande e riflette filosoficamente su questa parte del corpo femminile: “Marilyn ha dei piccoli seni. Naturalmente io non li amo. La mia cosa, lo ammetto, sarebbe piuttosto avere dei seni rotondi (…) Una vera tetta è rotonda, è confortevole, ci si deve poter mettere il naso in mezzo con giubilo”. Secondo le femministe queste considerazioni narrative rivelano un animo politicamente machista, tanto più che il protagonista del romanzo a un certo punto si interroga sulla differenza fra uomini e donne, sul fatto che Marilyn dai seni piccoli non può, a differenza sua, decidere di avere un uomo per una relazione di una notte soltanto. “Le donne non sono così, non possono avere voglia di usarvi solo per una notte. Se si mettono a fare come noi, non ne usciremo mai”.

   

Adesso Edouard Philippe dovrà spiegare al governo e alle donne francesi che quella romanzesca non è la sua percezione delle relazioni fra uomini e donne, e dunque la sua scarsa considerazione della parità (“Una visione scomposta della donna”, hanno denunciato le associazioni femministe), ma un monologo interiore atto a mostrare la debolezza di un personaggio conservatore e arrivista in un mondo politico fatto di colpi bassi, addetti stampa, bugie e solitudine del potere. Come se, appunto, un romanzo fosse un manifesto politico, una dichiarazione d’intenti, o anche soltanto il diario della propria visione del mondo. E se anche il protagonista del romanzo di Edouard Philippe, che non ama il seno piccolo, coincidesse con le preferenze estetiche del nuovo premier di Francia, questa caratteristica avrebbe un qualche significato politico? La preferenza per il seno grande è simbolo di sessismo? Un uomo politico non deve avere alcuna preferenza? Libération ha difeso Philippe, boxeur, imitatore e scrittore. “Mettere in scena un politico invadente che ha letto tutta Judith Butler sarebbe stato quantomeno irrealistico”, e poi c’è l’eterna questione della distinzione fra l’autore e la sua opera. Un’amica della madre di Gustave Flaubert gli scrisse una lettera dispiaciuta: proprio lui, una così brava persona, come aveva potuto inventarsi una donna abietta come Emma Bovary? E Tolstoj, che cosa pensava delle donne, se aveva creato Anna Karenina e il suo tragico destino di autodistruzione? Tolstoj sarebbe stato un pessimo premier, un maschilista che amava il corpo pieno di Anna Karenina. Del resto, secondo questa idea del mondo, Vladimir Nabokov sarebbe stato un pedofilo conclamato. Il principio che vale per i capolavori della letteratura, per i grandi scrittori, il principio difeso nei secoli secondo cui la finzione è finzione, deve necessariamente valere anche per un thriller politico scritto a quattro mani. “Il realismo è l’impossibile”, è il titolo di un saggio di Walter Siti, ma l’epigrafe che ha scelto Philippe per il suo romanzo, “Dans l’ombre”, è così allusiva che fa pensare che a Edouard Philippe non importi granché dello sdegno delle femministe francesi. “Niente è vero, ma non tutto è falso”.

  • Annalena Benini
  • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.