L'ex presidente di Panama Riccardo Martinelli è stato arrestato
L’imprenditore arrivato con successo al governo è stato appena arrestato a Miami con accuse di corruzione e spionaggio. Immediata l’udienza per l’estradizione
Non ha pace il fuggitivo ex presidente di Panama Riccardo Martinelli, l’ex gestore di supermercati arrivato con successo al governo sul canale di Panama. È stato appena arrestato a Miami mentre usciva dalla sua bella casa di Coral Gables. Immediata l’udienza per l’estradizione.
Di italianissime origini, sessantacinquenne, Martinelli è stato capo del governo dal 2009 al 2014. Scappò nel gennaio del 2015 perché ricercato per accuse di corruzione e spionaggio. Ad aprile l’Interpol aveva inviato al ministero della giustizia di Panama un ordine in per nazionale di arresto contro di lui.
Le fortune economiche di Martinelli cominciarono con una catena di supermercati da lui diretta durante il boom degli investimenti esteri nelle infrastrutture locali. Nei suoi anni da presidente ha spalancato Panama agli investimenti esteri finché la Corte suprema non gli ha imputato la sparizione di 45 milioni di dollari da un programma per l’alimentazione scolastica. Nel dicembre del 2015 la Corte ha aggiunto alle accuse il reato di spionaggio politico ai danni di 150 dirigenti dell’opposizione realizzato attraverso, suppone l’accusa, una fitta e costosissima rete di intercettazioni illegali pagate con fondi pubblici. In tutto esistono una decina di cause aperte contro di lui, quasi tutte legate a reati di corruzione.
L'Interpol ha emesso ordine di arresto anche contro due suoi figli, sempre per accuse di corruzione. Sono accusati di aver gestito le tangenti pagate dalla azienda di costruzione brasiliana Odebrecht per avere appalti a Panama. Anche il fratello di Martinelli è uscito da Panama per evitare l’arresto per accuse di corruzione. L’ex vicepresidente invece, Felipe Virzi, non ha fatto in tempo. È stato arrestato due anni fa con l’accusa di riciclaggio di denaro e arricchimento illecito. Lo sospettavano di aver intascato 10 milioni di dollari dalla compagnia ecuadoriana Hidalgo&Hidalgo, a cui il Governo di Martinelli aveva anticipato 37 milioni di dollari per la realizzazione di un impianto di irrigazione, mai portato a termine.
L’avvocato di Martinelli, la sua ex ministro del lavoro, Alma Cortes, s’è detta certa che il suo cliente sarà presto scarcerato e che non ci sarà nessuna estradizione. Martinelli continua a dire che non ha mai rubato un soldo e che è oggetto di una persecuzione politica orchestrata dall’attuale presidente, e suo ex vice, Juan Carlos Varela.