Perché il populismo non tira in Germania
La critica del sistema “è molto più debole che in Francia o negli Stati Uniti”, tant’è che il politico tedesco che propone di mandare a case le élite sconta 12 punti di gradimento, mentre ne guadagna 19 quello con una piattaforma pro Europa
Una ricerca della Fondazione Bertelsmann sostiene che la Germania è un’isola democratica che galleggia nella cosiddetta età del populismo “inaugurata dall’occidente con la presidenza Trump”. Per i ricercatori di Gütersloh, in Vestfalia, nella Repubblica federale “le persone fondamentalmente anti establishment e antipluralismo non sono la maggioranza”. E tuttavia non sono pochissime se si considera che il 29,2 per cento del campione viene etichettato come “pienamente populista” e il 33,9 come parzialmente tale, con solo 37 intervistati su 100 che si dicono assolutamente contrari al fenomeno. Alla sintesi provvede Aart De Geus, presidente della fondazione: “Il clima politico in vista delle elezioni federali”, in Germania si vota il 24 settembre, “è tutto fuorché populista”. Ai partiti tradizionali tedeschi la retorica antisistema non conviene e i ricercatori di Bertelsmann confermano che il 60 per cento degli elettori della Csu detesta il populismo così come lo rinnega il 50 per cento dei sostenitori dell’Spd.
Come si definisce allora la ripulsa antiestablishment provata da larga parta dell’elettorato tedesco? Secondo l’estensore della ricerca, Robert Vehrkamp, si può parlare di populismo moderato: il 69 per cento degli elettori sostiene l’appartenenza della Germania all’Ue ma il 79 ritiene che l’integrazione sia andata troppo lontano. Così come l’85 per cento ritiene il sistema democratico il migliore, ma il 52 ritiene che funzioni male. Per Vehrkamp la critica del sistema “è molto più debole che in Francia o negli Stati Uniti”, tant’è che il politico tedesco che propone di mandare a case le élite sconta 12 punti di gradimento, mentre ne guadagna 19 quello con una piattaforma pro Europa.
In Germania come altrove il populismo risulta più diffuso fra le persone con un’istruzione scolastica minore e fra coloro che guadagnano meno. Tuttavia secondo la ricerca lo spartiacque non è né scolastico né salariale: la questione che ancora riesce a infondere energia ai populisti è la politica di accoglienza dei rifugiati. “In termini di mobilitazione politica l’elettore medio di Alternative für Deutschland si concentra sulla politica migratoria molto più del sostenitore di qualunque altro partito”, segnalano i ricercatori nel concludere che le posizioni antirifugiati sono ormai diventate esclusiva di AfD , a fronte di una proposta politica degli altri partiti per una moderata accoglienza dei profughi nel paese. Su questo punto Angela ha già vinto.
L'editoriale dell'elefantino