Olimpiadi e Brexit. Così la sindaca di Parigi sfrutta l'occasione per il rilancio
Per la socialista Hidalgo i Giochi sono la più importante “vittoria” dall’inizio del mandato
Parigi. Non basterà per assicurarsi la rielezione all’Hôtel de Ville nel 2020, ma sarà indubbiamente un “motore per la seconda parte del mandato”, aveva detto al Monde. Ed ecco che l’annuncio da parte del sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, di voler organizzare i Giochi olimpici del 2028, apre a Parigi e al suo sindaco, Anne Hidalgo, un’autostrada verso l’agognato ottenimento delle Olimpiadi 2024. “Felice che il mio amico sindaco di Los Angeles Garcetti compia un nuovo passo importante che farà tre vincitori: Parigi, Los Angeles e il Cio”, ha tuittato la Hidalgo, salutando la decisione arrivata da oltreoceano. E ancora: “Vogliamo proporre ai membri del Cio il più ambizioso progetto possibile per il futuro dei Giochi olimpici”. La conferma ufficiale dell’assegnazione delle Olimpiadi 2024 a Parigi arriverà il prossimo 13 settembre, quando il Comitato olimpico internazionale si riunirà a Lima, in Perù, e formalizzerà, salvo coup de théâtre, l’accordo tra i “tre vincitori”. “Sono ottimista: faremo di tutto affinché il voto a Lima, il 13 settembre, sia un momento storico”, ha scritto la Hidalgo.
Per il sindaco socialista, si tratta della più importante “vittoria” dall’inizio del mandato. Vittoria che giunge nel momento in cui si moltiplicano le critiche nei confronti della sua gestione della città, a partire dalla contestatissima riorganizzazione dello spazio urbano. Lo scorso maggio, un gruppo di universitari ha pubblicato un severo j’accuse su Libération contro il sindaco di Parigi, per il bilancio “inquietante” a due anni dalla sua investitura: aumento del prezzo degli alloggi del 5,42 per cento tra il 2015 e il 2016, secondo la Fnaim (Fédération nationale de l’immobilier); deterioramento della qualità dell’aria, con un aumento del 50 per cento dell’inquinamento; disservizi nei trasporti, a causa degli imbottigliamenti sul périphérique, la strada che cinge la capitale, e all’interno di Parigi, a causa dei controversi provvedimenti di blocco parziale e totale del traffico. Critiche che però si dissipano nella sede del comune parigino dinanzi alla quasi ufficiale assegnazione dei Giochi olimpici 2024. “Anne diventerà Atena!”, esclama il sindaco Ps del Quarto arrondissement, Christophe Giraud. Dea della saggezza e della strategia militare, Atena, in questo momento, è il modello perfetto per la Hidalgo, che assieme al suo fedelissimo vicesindaco, Bruno Juillard, sta lavorando attivamente a una “strategia di riconquista”, secondo quanto affermato da quest’ultimo al Monde. “La comunarda”, come l’hanno soprannominata nei corridoi di rue de Solférino, sa bene che le Olimpiadi del 2024 rappresentano un’occasione impareggiabile per rilanciare l’immagine della città, messa a dura prova negli ultimi anni dagli attentati terroristici che hanno provocato un crollo del turismo. E sa bene che rappresentano anche una rampa di lancio per ripresentarsi da favorita alle elezioni comunali del 2020, e alimentare il sogno di essere un giorno la candidata della gauche alle presidenziali (in molti la chiamano “la nuova Martine Aubry”, con la speranza, tuttavia, che possa avere più successo della figlia di Jacques Delors). Per questo, ha messo a tacere per qualche mese la rivalità con il capo dello stato, Emmanuel Macron, facendo fronte comune con l’Eliseo, ma senza dimenticare che il presidente sta per lanciare il suo fedelissimo Benjamin Griveaux, segretario di stato presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, nella corsa per Parigi 2020. Il timore, nella giunta socialista, è che l’ondata della République en marche (Lrm) possa abbattersi anche sulle prossime elezioni, sfruttando “l’usura del potere” nella capitale, dove la “sinistra governa da sedici anni” e si fatica a trovare una “nuova storia da raccontare”, dice il deputato Ps Pascal Cherki.
Ma intanto ci sono i Giochi olimpici e i soldi, molti, circa 1,7 miliardi, che saranno utilizzati per “accelerare i progetti del comune”, secondo il vicesindaco Jean-François Martins, “facendo in sette anni quello che normalmente si sarebbe fatto in quindici”. L’altra occasione che Hidalgo vuole sfruttare è rappresentata dalla Brexit, che ha indebolito la City di Londra, e potrebbe trasformare Parigi nella nuova capitale finanziaria europea. E’ l’altro punto in comune con Macron, opportunità imperdibile per la sindaca.
L'editoriale dell'elefantino