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Due pomodori non bastano per macchiare la politica tedesca

Micol Flammini

Durante un comizio della Cdu a Heidelberg qualcuno ha lanciato dei pomodori contro Angela Merkel, ma la cancelliera non si è scomposta

Due pomodori contro Angela Merkel. Ma per fortuna la giacca era rossa. Al comizio della Cdu nella cittadina universitaria di Heidelberg, sulle rive del fiume Neckar, la cancelliera tedesca è stata colpita da degli ortaggi, ma non si è scomposta. L’hanno raggiunta solo gli schizzi e lei ha portato via tutto. Da lontano non sarebbe stato possibile vedere le macchie, ma una telecamera un po’ troppo curiosa le ha inquadrate.

 
Quella tedesca finora era sembrata una campagna elettorale molto civile. Quasi noiosa se si è abituati ai duelli al veleno tra Trump e Clinton in cui volavano minacce di arresto. Oppure alle risse verbali tra Macron e Le Pen che si rivolse all’attuale presidente francese dicendogli di togliersi dalla faccia “quel sorriso da passaporto”, mentre lui le dava apertamente della bugiarda. In Germania i fortunati telespettatori non hanno visto niente di tutto ciò. Merkel e Schulz si sono confrontati civilmente, erano d’accordo quasi su tutto e anche là dove non lo erano spiegavano con pacatezza le loro posizioni. Il cancelliere ha addirittura ammesso di aver commesso degli errori, mentre Schulz l’ha lodata per alcuni aspetti della sua politica. Due bravi politici, sobri, che hanno così mostrato di avere molto rispetto per gli elettori e per la politica. La Merkel ha vinto, ma anche Schulz non ha perso. Hanno vinto entrambi perché con loro ha trionfato la civiltà.

 

 
Poi, questa sera i pomodori hanno tentato di minare la sobrietà di questa campagna elettorale. Ma non ci sono riusciti perché Angela Merkel con tranquillità ha preso un fazzolettino e ha pulito la giacca. Non solo, ha porto i fazzoletti anche agli altri che erano con lei sul palco, davanti alle 3.000 persone presenti al comizio.
Angela Merkel si presenta alla Germania come l’unica forza politica in grado di garantire stabilità. Alla fine del dibattito di domenica, la cancelliera ha voluto sottolineare come la più grande scommessa che il futuro presidente tedesco dovrà affrontare sarà quella di assicurare alla Germania la stessa prosperità che ha ora tra dieci anni. L’instabilità che la circonda costituisce una minaccia e per salvare la nazione – ha concluso Merkel – sarà necessario essere calmi e vigili. E anche oggi, alla prova dei pomodori, Angela ha dimostrato di essere una politica calma e vigile.

 

Il 24 settembre cercherà di ottenere il suo quarto mandato e probabilmente, lo vincerà. Anche grazie a quei due pomodori che hanno tentato di sporcarle la giacca, che per fortuna era già rossa.

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