La leader dell'opposizione venezuelana Corina Machado è stata aggredita
Attivisti picchiati e derubati da un “collettivo” di paramilitari del regime mentre marciavano nello stato di Bolívar, una delle zone del Venezuela più ricche di risorse minerarie che hanno attratto i narcoguerruglieri
La leader dell'opposizione venezuelana Corina Machado è stata vittima di una aggressione in seguito alla quale ha riportato la rottura del setto nasale. Le cronache mondali sono distratte da molti altri eventi: dal brutale delitto Khashoggi agli attentati bomba negli Stati Uniti, passando in America Latina per la storia della carovana di migranti partita dall'Honduras verso il confine Usa o per l'aspettativa della presumibile elezione di Jair Bolsonaro alla Presidenza del Brasile. Ma è appunto quando i media internazionali sono distratti che la repressione del regime di Maduro si fa più dura. Questo ultimo episodio avviene a poca distanza dalla morte dell'oppositore Fernando Albán, che il regime insiste a voler far passare per un improbabile suicidio.
L'aggressione è avvenuta alle 18.15 venezuelane di mercoledì: la mezzanotte e un quarto italiana. Corina Machado assieme a un gruppo di attivisti stava camminando per le vie di Upata: città e centro amministrativo del municipio di Piar, nello stato di Bolívar. All'improvviso sono stati attaccati da un “collettivo” di paramilitari del regime, che oltre a menare bastonate hanno lanciato pietre e uova, impadronendosi di varie apparecchiature elettroniche. Corina Machado, appunto, è stata colpita al volto.
Un'effigie dell'ex deputata Machado bruciata a Caracas, in Venezuela, il 20 aprile 2014 (foto LaPresse)
María Oropeza, coordinatrice nazionale della Juventud de Vente Venezuela – movimento di cui Corina Machado è lader, ha avvertito il regime che sarà ritenuto responsabile per l'incolumità di Corina Machado. L'aggressione è avvenuta pochi giorni dopo una denuncia dell'ex-presidente colombiano Andrés Pastrana, secondi cui il governo venezuelano stava preparando un attentato contro la ex-deputata, considerandola l'anima dell'ala più irriducibile dell'opposizione.
Lo stato di Bolívar è il più grande del Venezuela e rappresenta da solo oltre un quarto di tutto il territorio nazionale. Strategicamente ubicato ai confini con Guyana e Brasile ma anche in prossimità con la Colombia, è una delle zone del paese più ricche di risorse minerarie differenti dal petrolio, dall'oro al coltan. Proprio queste ricchezze hanno attratto la presenza di narcos e narcoguerruglieri, che Corina Machado accusa di essere in combutta con le squadracce che l'hanno attaccata.
Dalle piazze ai palazzi