La Merkel abbandona Facebook (ma resta su Instagram)
Dice di non essere più segretaria del partito, e chiude l'account. Goffaggini e fughe di notizie della vita politica tedesca
Berlino. Fare la cancelliera federale per quattro volte di seguito deve essere faticoso. Schiacciata fra Vladimir Putin e Donald Trump, insidiata sul lato destro dai sovranisti di Alternative für Deutschland, impegnata in un turbinio di vertici a casa e all’estero, Angela Merkel non sembra mai avere pace. Il suo nome e il suo volto sono sempre associati a concetti seri e un po’ noiosi come politica, Grande coalizione e prodotto interno lordo. Per una volta invece, la leader tedesca fa notizia quasi con frivolezza annunciando urbi et orbi che si cancella da Facebook. E lo fa con il sorriso.
Di Merkel si sa che ha il terrore dei cani: una piccola pecca che la rende più umana. Perfettamente a suo agio a un G7 o al Cremlino, purché Vladimir Vladimirovic non le sguinzagli dietro uno dei suoi labrador, la cancelliera più amata dai tedeschi risulta invece un po’ meno a suo agio nelle situazioni informali. Come quando nel luglio del 2015 fece piangere una bambina palestinese a telecamere accese spiegandole, dispiaciuta, che la legge non le permetteva di restare in Germania. Davanti alle lacrime della ragazzina, Merkel si avvicinò per consolarla un po’ goffamente, trasformandosi, un mese dopo, nella cancelliera dell’accoglienza ai profughi mediorientali.
A questo giro, invece, non c’è stata nessuna decisione da prendere e i sorrisi sono stati dispensati generosamente. “Cara comunità di Facebook: è giunto il momento di ringraziarvi per il vostro grande sostegno al mio profilo”. Sempre misurata, vestito blu e mani in grembo nella posizione d’ordinanza usata anche nei cartelloni elettorali del suo partito, così Angela Merkel ha ringraziato gli oltre 2,5 milioni di suoi follower online. Persone che hanno seguito i suoi hobby (trekking, cucina, giardinaggi), e il suo amore per Dostoevskij, Wagner, i Beatles e, da brava rappresentante del popolo tedesco, la serie tv gialla “Tatort”.
Poi ha spiegato la ragione del suo suicidio digitale: “Voi sapete che non sono più presidente della Cdu, per cui chiudo questo profilo”. Ma poiché la vita sui social rispecchia (anche) quella vera, ha aggiunto: “Poiché sono ancora Bundeskanzlerin, vi chiedo di continuare a sostenere il mio lavoro sul profilo del governo federale. Oppure mi potete seguire su Instagram”.
Nulla a che vedere con l’addio a tutti i social annunciato un paio di settimane fa dal leader dei Verdi, Robert Habeck, dopo che le sue chat private (e quelle di un migliaio di altri politici) sono state rese di pubblico dominio da un giovane hacker di Stoccarda. Le parole di Merkel hanno scatenato la solita ridda di reazione fra chi le seguiva su Facebook. Molti si sono dispiaciuti, qualcuno l’ha incoraggiata, altri l’hanno insultata secondo la dura legge del web. Lei, per una volta, sembrava solo sollevata.
L'editoriale dell'elefantino