Il Festival delle Lanterne segna la fine del Capodanno cinese
Fuochi d'artificio, enigmi, lanterne rosse e dolcetti di riso. Ma anche un dio adirato che minacciava di incendiare la capitale e una truffa molto elaborata
Il festival delle lanterne è la festa che chiude il ciclo delle festività del Capodanno lunare in Cina. Si esce, con i bambini per mano, per una passeggiata notturna con una lanterna, mentre il cielo si illumina di fuochi d'artificio. I personaggi dei cartoni animati preferiti dei giovani competono con motivi tradizionali (animali e piante, scene leggendarie o mitologiche), mentre le bancarelle vendono yuánxiāo gnocchi di riso ripieni (per lo più dolci), cotti nell'acqua, la cui forma arrotondata simboleggia la pienezza, la famiglia riunita e la soddisfazione dei bisogni.
Sulle lanterne sono scritti degli enigmi e, secondo una tradizione che risale alla Dinastia Song (960-1279), se si trova la parola celata si conquista un regalo. Proprio come la zucca scolpita in forma di lanterna per Halloween nel mondo anglosassone, i genitori asiatici insegnano ai loro bambini a scolpire i ravanelli.
Questo dipinto, di un pittore di corte imperiale nel 1485, raffigura l'Imperatore Chenghua che si gode le feste con le famiglie nella Città Proibita durante il tradizionale Festival delle Lanterne (Clicca sull'immagine per ingrandire)
Ci sono molte credenze diverse sull'origine del Festival delle Lanterne. Tuttavia, le sue radici risalgono a più di 2000 anni fa ed è popolarmente legata al regno dell'imperatore Ming di Han al tempo in cui il buddismo stava crescendo in Cina. L'imperatore Ming era un sostenitore del buddismo e notò che i monaci buddisti avrebbero illuminato le lanterne nei templi il quindicesimo giorno del primo mese lunare. Di conseguenza, l'imperatore Ming ordinò a tutte le famiglie, i templi e il palazzo imperiale di accendere lanterne quella sera. Un'altra leggenda sull'origine del festival racconta dell'Imperatore di Giada, un dio adirato perché gli uomini avevano ucciso una bella gru, che minacciava di incendiare la capitale il quindicesimo giorno del primo mese lunare. Sorse dunque l'idea di far uscire tutti gli abitanti in strada, quella notte, con delle lanterne rosse, e di appenderne a tutte le porte in modo che il dio, credendo la città già in preda alle fiamme, si ritirasse. Nella versione più popolare, la minaccia divina era una beffa orchestrata da un consigliere imperiale di buon cuore per permettere a una serva di palazzo di uscire e rivedere la famiglia per una notte.
Chengdu nel sud-ovest della Cina, nella provincia del Sichuan, ospita ogni anno una fiera delle lanterne nel Parco della cultura che diventa un oceano di lanterne. La lanterna più accattivante è il palo del drago, con il mostruoso animale che si arrampica su un palo di 38 metri, emettendo fuochi d'artificio dalla bocca. Molte città oggi hanno adottato lanterne elettriche e al neon accanto a quelle tradizionali di carta e legno. Il Festival è diventato popolare anche nei paesi occidentali, specialmente nelle città con una grande comunità cinese. A Londra, il Magical Lantern Festival si svolge ogni anno.