Università italiane stringono accordi con quella di Gaza dove si insegna la guerra a Israele
L'istituto nella Striscia è stato accusato da Israele di mettere a disposizione “laboratori per i razzi”, oltre che a fungere da “sede per riunioni segrete dei leader militari”
Muhammad Suleiman al Farra
Subhi Al Yaziji
Subhi Al Yaziji
Roma. Il 12 novembre responsabili della cooperazione Ue nei Territori palestinesi e dell’Agenzia Ue per l’istruzione hanno lanciato da Ramallah il nuovo programma Erasmus fra le università europee e palestinesi. Aderiscono l’irlandese Cork, Siena, Lubiana, la portoghese Evora e l’Unione delle università del Mediterraneo di Roma. Siena è la prima al mondo a mandare studenti all’Università islamica di Gaza. Iniziativa con le migliori intenzioni per tessere scambi fra la Striscia e l’Europa. Una delegazione senese fa visita all’Università di Gaza, come si legge nel portale universitario. Se non fosse che l’Università di Gaza non è come tutte le altre.
“L’università presenta la filosofia di Hamas”, ha detto al Baltimore Sun Jameela El Shanty, docente in quella università e politico di Gaza. Voluta dal fondatore di Hamas, lo sceicco Yassin, l’università è stata accusata da Israele di mettere a disposizione “laboratori per i razzi”, oltre che a fungere da “sede per riunioni segrete dei leader militari”. Per questo Israele la colpì nel 2014. Al Fatah – rivale di Hamas – vi ha confiscato armi. Jonathan Halevi, ex ufficiale dell’intelligence israeliana, ha detto che l’università è un centro di “indottrinamento di Hamas”. Parlamentari americani hanno fatto interpellanze su quell’università e Fatah ha accusato Hamas di avervi nascosto il caporale israeliano Gilad Shalit. L’Anti Defamation League ha rivelato che l’università ha tenuto un convegno sul “conflitto islamico-sionista”.
Uno dei partecipanti, Riyadh Qassim dell’Università di Gaza, ha detto che la sconfitta di Israele è una promessa divina. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, vi ha parlato. Subhi Al Yaziji, decano di Studi coranici all’Università di Gaza, in tv ha detto che “sinagoghe e scuole” in Israele sono obiettivi, che “anche i bambini ebrei sono combattenti” e ha invocato la conquista islamica del Vaticano. Negli stessi giorni in cui da Siena partiva un primo studente per Gaza (con articolo sul Corriere della Sera), un docente di quella università, Muhammad Suleiman al Farra, su al Aqsa Tv (l’emittente di Hamas) diceva che tutto Israele è “un campo di battaglia”. Ne sapeva qualcosa uno dei professori di quell’ateneo, Abdel Aziz al Rantisi, il capo di Hamas che organizzava attentati suicidi in Israele. Lo studente senese si sta specializzando in chirurgia d’urgenza a Gaza nel dipartimento creato da un altro dei capi di Hamas, il chirurgo Mahmoud al Zahar. E’ lecito chiedere al Miur, a Siena e ai responsabili dell’Erasmus: è legittimo che le nostre università stabiliscano legami e interscambi con istituzioni accademiche usate da una organizzazione che persegue la distruzione di Israele?