Dagli al blairiano: Corbyn espelle Campbell
L'ex spin doctor del New Labour aveva dichiarato di aver votato per i liberaldemocratici per convincere il suo partito a chiarire la posizione sulla Brexit
Milano. Alastair Campbell, spin doctor del New Labour di Tony Blair oggi attivissimo sostenitore della campagna per il secondo referendum sulla Brexit, è stato espulso dal Labour di Jeremy Corbyn: la sua colpa è quella di aver votato alle elezioni europee per i Lib-Dems. Campbell non aveva fatto campagna per boicottare il Labour, ha dichiarato domenica di aver votato per i liberaldemocratici soltanto per un motivo: convincere il suo Labour a chiarire la posizione sulla Brexit e a sostenere un secondo referendum, cosa che non è esclusiva soltanto dei blairiani, soprattutto dopo la pessima performance del Labour alle europee (è stato superato dai Lib-Dems). Il tradimento è stato giudicato inaccettabile da Corbyn e così è arrivata una lettera di espulsione a Campbell, che vuole fare ricorso, “sono e sarò sempre del Labour”, ha detto su Twitter, spiegando che ha reso nota la questione soltanto perché la notizia stava trapelando ai giornali. Una volta esposto, Campbell però ha ricordato che quando lavorava al governo con Blair aveva respinto tutte le richieste di sanzione che arrivavano nei confronti di parlamentari ribelli o di esponenti del partito che non votavano secondo le indicazioni del Labour, primo fra tutti proprio quel Jeremy Corbyn che ha preso per anni il premio per chi votava con più frequenza contro l’ortodossia del partito di appartenenza. Altri tempi: oggi Corbyn guida il Labour a suon di epurazioni e di allontanamenti, ogni deviazione dalla linea politica viene punita e le ribellioni sono, come dire, scoraggiate. Questo vale per tutti tranne che, per dire, i parlamentari o gli esponenti di partito accusati di antisemitismo: furia e rapidità non mancano soltanto quando si può far fuori un blairiano.