Così finisce l'America
Un breve saggio spiega perché alle prossime elezioni il paese rischia di disfarsi se perde Donald Trump
Roma. La rivista americana Atlantic questa settimana ha pubblicato un breve saggio che è intitolato “How America Ends”, come finisce l’America. Lo ha scritto Yoni Appelbaum, è pieno di dati e di citazioni e parla dell’America ma, come spesso succede considerato che l’America è un laboratorio dove talvolta le cose succedono in anteprima, parla anche di quello che potrebbe accadere da noi in Europa. Se avete tempo andate a leggere la versione originale. La tesi di Appelbaum è semplice: la democrazia dipende dal fatto che chi perde le elezioni accetterà il verdetto e siamo ormai abituati a pensare che sarà per sempre così. Le sconfitte politiche in democrazia sono un fatto tollerabile e non sono permanenti, ci si riprende, si compete di nuovo e se gli elettori approvano le tue proposte si vince. E così via, è l’alternanza. Questa è la versione del mondo a cui siamo assuefatti. Il problema è che non è detto che sarà così per sempre. In America ci si sta convincendo che questo modello dell’alternanza non durerà e che sta per finire presto. Le elezioni potrebbero diventare per una parte – quella dei repubblicani – il giorno di un annientamento politico da cui non c’è possibilità di ritorno.
Ci sono diversi fattori che possono spiegare perché l’alternanza fra democratici e repubblicani finirà, ma il più importante è il cambiamento demografico. Nel prossimo quarto di secolo i bianchi cristiani che storicamente sono stati la maggioranza nella nazione fin dal primo giorno saranno superati. I figli delle ultime ondate migratorie diventeranno i cittadini più numerosi. L’America è la prima a sperimentare una transizione che nessun’altra democrazia ricca e stabile ha conosciuto e il gruppo che è sempre stato dominante sta per diventare una minoranza politica. Per alcuni sarà un motivo di celebrazione, altri non se ne accorgeranno nemmeno e per molti sarà una causa di ansia che somiglia al panico. A questo punto dentro ai conservatori americani, che rappresentano come tutti sanno una grande parte dei bianchi cristiani, ci saranno quelli convinti che non cambia nulla e di poter ancora battagliare in politica con la forza delle idee come facevano prima. Per loro sono le proposte a contare e ad avere presa sugli elettori, se sono buone abbastanza si può andare avanti a competere all’infinito. È anche una questione di fiducia sul fatto che il modello americano è più forte di ogni singola ondata di immigrati, che portano nuove culture e alterano letteralmente il Dna della nazione ma finiscono per diventare americani e non per trasformare l’America. Ma ci saranno anche quelli convinti che alla fine sia soltanto una questione di matematica: se Loro sono più di Noi, non vinceremo mai più.
A questo punto, la conseguenza è che una parte di americani potrebbe non accettare più le elezioni. Giochereste a un gioco che siete regolarmente destinati a perdere? E’ molto probabile che rifiutereste con rabbia. Questo concetto può suonare come un’esagerazione, ma andava forte nella base trumpiana già nel 2016. Michael Anton, un commentatore della destra, definì in questo modo la sua adesione totale a Trump al momento di votare tre anni fa: “Le elezioni 2016 sono come il volo 93 (uno dei quattro voli dirottati l’11 settembre 2001): sfonda la porta della cabina di comando o muori”. A sfondare la porta furono 63 milioni di elettori americani.
Se funziona la prima volta, può funzionare anche la seconda. Quando Trump scrive su Twitter che l’impeachment “è un golpe, pianificato per portare via il potere al popolo, il loro voto, le loro libertà, il loro Secondo emendamento (quello del diritto alle armi), la religione, le Forze armate, il muro al confine e i diritti dati da Dio come cittadini degli Stati Uniti d’America”, sta veicolando precisamente questo messaggio. Lui è l’ultima cosa che si frappone tra gli americani che si sentono gli ultimi veri americani e l’abisso. E se non funziona, pensa chi vede il paese in quel modo, allora il sistema non merita di continuare.