Il generale iraniano Qassem Suleimani voleva nominare il primo ministro dell’Iraq, faceva uccidere soldati iracheni nelle loro basi (bombardate dalla sue milizie) e faceva rapire e uccidere manifestanti iracheni di vent’anni. E questo soltanto nei suoi ultimi tre mesi di attività. Era la definizione da manuale di militare macellaio e di arroganza imperialista. In questa pagina mettiamo tre storie da Siria, Iraq e Iran che riguardano la sua carriera durata oltre vent’anni.
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