Greta Thunberg durante una manifestazione dei Fridays for future a Berlino (foto LaPresse)

La moto, la nonna e la nuova battaglia generazionale che piace all'AfD

Micol Flammini

Su Twitter una canzone satirica tedesca si trasforma in un’occasione di propaganda per dividere la società. Il caso Siemens

Roma. Siemens parteciperà allo sfruttamento di una nuova miniera di carbone in Australia, nel Queensland. E sentir parlare di miniere, di carbone e di Australia tutto insieme fa subito pensare ai Fridays for future, alle proteste e alle battaglie dei ragazzi per sensibilizzare i più adulti, per convincerli che questo ambiente va aiutato, subito. Dopo l’annuncio di Siemens, ieri sono state indette undici manifestazioni spontanee per i Fridays for future e la delusione era tanta tra i ragazzi che la scorsa settimana avevano sperato che un incontro tra Joe Kaeser, ad di Siemens, e Lisa Neubauer, il volto tedesco dei giovanissimi ambientalisti, avrebbe cambiato le intenzioni dell’azienda. I figli sentono di dover correggere il mondo dei padri e in Germania c’è chi si è permesso di scherzare sull’argomento, senza sapere che la polemica, nata dall’adattamento satirico di una canzoncina per bambini, sarebbe subito stata intercettata dall’AfD e trasformata in propaganda di estrema destra.

 

Quando l’emittente statale Wdr aveva trasmesso in televisione una versione della canzone tedesca “Mia nonna va spesso nel pollaio” cambiando qualche verso qua e là e trasformando il ritornello in “Mia nonna è un maiale che inquina”, nessuno si era accorto di nulla. Qualche anziano aveva protestato, definendo la canzone irrispettosa. La Germania si è accorta della canzone qualche tempo dopo, quando l’emittente ha postato il video sui social e lì, oltre a raccogliere le critiche della popolazione più anziana, aveva da subito offerto all’AfD un’opportunità per tirare su un piccolo esercito pronto a demolire non soltanto l’emittente o la parodia, ma anche la campagna ambientalista e le generazioni più giovani. Sui social, hanno notato alcuni osservatori intervistati dal New York Times, account di destra hanno twittato e retwittato contro l’emittente, hanno condannato la canzone e anche la campagna ambientalista fatta dai giovani a discapito degli anziani. A Colonia è stata anche organizzata una manifestazione davanti alla sede regionale della Wdr e alla fine Tom Buhrow, direttore dell’emittente, ha chiesto scusa, ha fatto cancellare il video e ha spiegato che si era trattato di un errore. Ma non è stato abbastanza, anzi, gli account di estrema destra hanno continuato a prendersela con le strofe satiriche cantate in due versioni, una volta era stata eseguita da un coro di attori, un’altra da un coro di bambini, ma la canzone era rimasta identica e raccontava della nonna che si muove sempre in suv, che mangia carne in continuazione, carne del discount che costa poco, che ama la sua motocicletta che consuma gas, senza preoccuparsi delle sorti dell’ambiente.

 

La Wdr non si aspettava che una satira nata per sottolineare il carattere generazione del movimento venisse strumentalizzata dai gruppi di destra, alcuni giornalisti dell’emittente hanno anche ricevuto minacce di morte e hanno definito “negligente” la decisione di ritirare il video. Il loro fastidio per il passo indietro di Buhrow lo hanno dimostrato in una lettera in cui spiegano che “l’indignazione per la canzone segue schemi ben noti, utilizzati da troll di estrema destra che sanno che lo loro accuse sono assurde”. Il dibattito ambientalista è uno dei nuovi motivi di scontro sociale, in Ue tra ovest e est e all’interno delle nazioni sta diventando generazionale. La canzone ha offerto alla Germania l’occasione per ragionare su quanto il partito di estrema destra, AfD, sia rapido a capire e a far suo tutto quello che può diventare propaganda.

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