Parigi. Lo ha accolto all’Eliseo, nel tardo pomeriggio di domenica, nella speranza di convincerlo a ritirare la sua candidatura ribelle e a sostenere Benjamin Griveaux, ex ministro e candidato sindaco al comune di Parigi, scelto la scorsa estate dopo un’audizione davanti alla commissione d’investitura della République en marche (Lrem). Ma un’ora di colloquio non è bastata al presidente francese, Emmanuel Macron, a far rientrare nei ranghi Cédric Villani, deputato Lrem e matematico medaglia Fields, che in rottura con la scelta del partito di puntare sul cavallo Griveaux ha deciso di farsi la propria lista, “Vivons Paris”, e di condurre con gran clamore mediatico una dissidenza che rischia di provocare molti danni al macronismo, non solo alle elezioni amministrative di marzo. “Tra l’appartenenza a un partito politico e l’impegno per la città che mi ha reso ciò che sono, scelgo di restare fedele alle parigine e ai parigini”, ha dichiarato Villani al termine del faccia a faccia al palazzo presidenziale, prendendo atto della “grande divergenza” con Macron. “La mia campagna per Parigi continua in totale indipendenza”, ha aggiunto il leader di “Vivons Paris”, dicendosi desideroso di costruire una “coalition climat”, capace di riunire sotto lo stesso tetto tutti gli ecologisti.
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