Centosettanta dipendenti coordinati in remoto, in tutta Israele ma anche all’estero. Lavorano tramite Zoom, Slack e le diverse piattaforme che in queste settimane di isolamento forzato permettono a milioni di persone di interagire e comunicare. Yovav Meydad supervisiona le operazioni da casa, da una comunità rurale nel sud di un paese che inizia ad allentare in queste ore le restrizioni, dopo settimane di lockdown. E’ il vicepresidente di Moovit. L’azienda israeliana fornisce informazioni sulla mobilità in decine di paesi attraverso una app che sfrutta i dati delle agenzie di trasporto pubblico locali e il crowdsourcing. Dal punto di vista della produttività, racconta al telefono Meydad – chiamata WhatsApp, certamente – la sua squadra è molto attiva in questi giorni, perché i cambiamenti in atto nel mondo a causa dell’emergenza coronavirus hanno indebolito la frequenza del trasporto pubblico, ma non hanno eliminato la sua necessità. Al contrario: lavoratori e dipendenti di settori chiave, dalle banche ai supermercati, devono quotidianamente raggiungere i loro posti di lavoro. E devono poterlo fare in sicurezza.
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