I dittatori fanno i dittatori, e accentrano potere. Ma la loro irresponsabilità ci riguarda tutti, e la voglia di contenerla sale. Il filtro della solidarietà
Milano. La Cina mente e arresta dissidenti a Hong Kong; l’Ungheria approfitta del contagio basso per annichilire le chance dell’opposizione nelle prossime municipali; la Russia gioca con il petrolio e con la manipolazione informativa, l’India mette a tacere le proteste contro la legge sulla cittadinanza; il Brasile, la Bielorussia, il Nicaragua e il Turkmenistan (l’alleanza degli struzzi, la chiama il Financial Times) fanno finta di niente sul covid-19 e censurano i dati; la Corea del nord forse nasconde persino la morte del suo dittatore. I dittatori fanno i dittatori insomma – l’elenco non finisce qui purtroppo – e contano sulla distrazione di tutti per accentrare potere: l’Economist li mette in copertina, denuncia la pandemia del “power grab”, “gli autocrati e gli aspiranti tali vedono un’opportunità nel disastro”. C’è da stare attenti, altro che distrarsi, perché poi l’emergenza finisce e ci si ritrova con un impoverimento economico, e dello stato di diritto.
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