Roma. Il virus ha colpito in modo così duro gli stabilimenti americani dove si lavora la carne che a maggio la quantità di prodotto comincerà a scarseggiare nei supermercati e le riserve enormi di carne surgelata potrebbero non bastare a compensare la riduzione. Il settore farà degli aggiustamenti molto rapidi per riuscire a tornare al regime di produzione normale, ma per ora c’è una riduzione del 24 per cento e la situazione potrebbe ancora peggiorare. C’è il rischio che la carne negli Stati Uniti diventi rara per un periodo di tempo – è un altro degli effetti collaterali del disastro pandemia in America, che ieri ha oltrepassato la soglia dei cinquantamila morti. Tra tutte le previsioni che si potevano fare su questo anno elettorale in America la mancanza del bacon a colazione e della bistecca nel piatto non erano contemplate e questo potrebbe avere conseguenze sull’umore di un elettorato che quattro anni fa chiedeva che la nazione tornasse Great Again.
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