Secondo un sondaggio recente, la maggioranza degli elettori americani crede alla donna che accusa il candidato democratico alla presidenza, ma anche al fatto che questo non peserà sulle elezioni
Roma. Un sondaggio di lunedì (Harvard Caps – Harris Polls) dice che la maggioranza degli elettori americani crede a Tara Reade ma che questo non peserà sulle elezioni. Tara Reade è la donna che accusa il candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, di violenza sessuale – sarebbe successo nel 1993, quando lei lavorava nello staff del senatore (lui ha detto: “Non è mai successo). Per ora l’impossibilità di fare una campagna elettorale normale a causa della pandemia e le accuse della Reade sono i due problemi più urgenti per la corsa di Biden, ma ci si aspetta che più in là i trumpiani tireranno fuori argomenti peggiori contro di lui – come gli affari del figlio Hunter oppure la presunta debolezza mostrata con il regime cinese. Per ora la Reade fluttua in un limbo, la sua accusa di aggressione sessuale contro Biden è molto grave ma non è diventata un argomento reale, gli elettori magari le credono ma non ne parlano, i media ne parlano ma non le credono, i repubblicani la appoggiano ma senza convinzione e non ne hanno fatto l’argomento definitivo per danneggiare lo sfidante, la Fox preferisce il cosiddetto Obamagate. Del resto per la campagna di Trump cominciare una sfida a colpi di accuse e accusatrici con Biden non sarebbe un’idea brillante, contro il presidente in carica c’è ancora una lista pendente con più di venti casi di violenza sessuale.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE