Bruxelles. L’Unione europea deve affrontare “scelte fondamentali” per il suo futuro post Covid, ma se riscoprirà “i suoi capisaldi” e “il senso della fiducia in se stessa” può costruire una “nuova normalità” e “rinnovare” economia e società attorno ai valori che fanno dell’Europa un luogo migliore per vivere e fare impresa. A parlare è Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea, tre mesi dopo che il coronavirus ha innescato una catena di riflessi nazionalistici che mettono a repentaglio le fondamenta dell’Ue. “Se penso a qualcosa che avrei fatto in modo diverso, direi: affrontare sin dall’inizio il Covid-19 tutti insieme, invece che ciascuno per sé. Se avessimo iniziato ad aiutarci reciprocamente anche nei primissimi giorni, sarebbe stato comunque doloroso e difficile, ma non doloroso e difficile come oggi”, dice Vestager al Foglio: “Fa davvero male quando in stato di necessità bussi al tuo vicino e il tuo vicino ti volta le spalle. Ci vuole molto tempo per curare queste ferite”.
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