Roma. L’epidemia di Covid-19 negli Stati Uniti è molto forte, potrebbe tornare ancora più virulenta in autunno quando ci sono le elezioni presidenziali e la coincidenza fra la seconda ondata e il voto potrebbe diventare un problema. La struttura che permetterà agli americani di decidere chi sarà il presidente dopo Donald Trump funziona già male adesso – ricordiamo tutti le file lunghissime ai seggi – e potrebbe andare in crisi. Per questo si parla molto di far votare gli elettori con una scheda spedita via posta, ma la cosa fa innervosire Trump, che ha appena minacciato di tagliare i fondi al Michigan e al Nevada perché stanno lavorando per far funzionare il voto anche in quel modo. Trump dice che spedire la scheda facilita e incoraggia i brogli, anche se lui stesso vota via posta – come anche sua moglie Melania e sua figlia Ivanka. Non è la prima volta che il presidente si esprime in modo aggressivo contro un’evoluzione che molti considerano normale, anzi tardiva: se possono farlo i soldati all’estero possono farlo tutti, dicono molti. I comitati elettorali di Trump anche in questi giorni continuano a mandare mail per spiegare come votare via posta, con comodità.
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