Roma. L’account del partito Alba Dorata in Grecia, del suprematista bianco Alex Jones negli Stati Uniti e del gruppo neonazista tedesco Better Hanover, per citare soltanto alcuni profili che Twitter ha bannato per violazione delle regole contro l’incitamento all’odio, l’antisemitismo e il razzismo. O il leader della Nazione dell’islam, Louis Farrakhan, costretto a cancellare un tweet in cui paragonava gli ebrei alle “termiti”. Ma quando la Guida suprema della Repubblica islamica d’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, paragona gli ebrei israeliani a un “cancro”, Twitter glissa. Khamenei ha pubblicato dieci giorni fa un poster che evoca la “soluzione finale”. Si vede Gerusalemme conquistata dai terroristi e senza più ebrei, sovrastata dalla scritta: “La Palestina sarà libera. Soluzione finale”.
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