Va bene dare del cretino a Trump, ma cosa farebbe Biden con Cina, Siria e il resto? Per ora si nasconde
Roma. In queste settimane tutti i giornali (incluso questo) hanno colpito Trump e gli hanno dato del cretino in tutti i modi possibili e lui ha fornito molto materiale per continuare a farlo. Il grande flop di Tulsa, preceduto da dichiarazioni trionfali. Il libro di John Bolton, che certo è un grumo di rancore ma contiene una quantità infinita di informazioni. La guerra culturale sulla mascherina, persa al costo di far ripiombare una nazione intera dentro all’epidemia di Covid mentre il resto dell’occidente ormai pensa a come andare in spiaggia in sicurezza. La passeggiata a favore di fotografi fino a Lafayette Square a Washington durante le proteste per la morte di George Floyd, che però è diventata una gaffe – e i militari si sono scusati di essersi prestati all’operazione. La storia delle taglie russe in Afghanistan che Trump avrebbe ignorato, una storia imprecisa al punto giusto per alimentare discussioni per tutti i prossimi mesi. Abbiamo capito. Ma tutto questo battere e ribattere su Trump non spiega che cosa il suo rivale, Joe Biden, farebbe al posto suo se dovesse sbrogliare le crisi dell’America e nel mondo. Per ora il democratico ha adottato una strategia furbissima di basso profilo, gli basta girare in mascherina, parlare poco così non imbarazza nessuno, ammirare le proiezioni che lo danno avanti di nove punti e anche più, lasciare che il presidente in carica nella sua incontinenza si danneggi da solo. E però Biden non spiega che piani ha, sebbene sia il favorito. Mancano quattro mesi soltanto alle elezioni. E’ tempo di cominciare a pronunciarsi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE