Nel semestre alla testa del Consiglio la cancelliera tedesca vuole far uscire l'Unione dalla crisi economica e indirizzarla verso un futuro di ambizione e diritti. "L'Europa non è solo l'eredità del passato, è speranza e visione”
Bruxelles. Angela Merkel si è candidata a entrare nel pantheon europeo, caricandosi sulle spalle la responsabilità di far uscire l'Unione Europea dalla sua più grave crisi economica per indirizzarla verso un futuro fatto di ambizione e diritti. "L'Europa non è solo l'eredità del passato, è speranza e visione per il futuro”, ha detto la cancelliera davanti al Parlamento europeo, illustrando il programma del suo semestre alla testa del Consiglio Ue. Sorprendendo i molti che si aspettavano il Recovery fund come prima priorità, Merkel ha esordito il suo intervento concentrandosi su democrazia, diritti fondamentali e stato di diritto come la questione principale tra i cinque punti della sua agenda per l'Ue. “I diritti fondamentali, i diritti civili e i diritti umani sono il bene più prezioso che abbiamo in Europa”, ha detto la cancelliera. “Una pandemia non può mai essere il pretesto per mettere fuori gioco i principi democratici”. Merkel ha ricordato che “i diritti fondamentali sono una conquista che ci unisce tutti nella nostra storia. Per me che ho vissuto 35 anni in un regime non democratico, la limitazione dei diritti durante la pandemia è stata una decisione difficile da prendere”. “L'Europa è qualcosa di vivo che possiamo modellare e cambiare. Non ci toglie capacità di azione. In un mondo globalizzato, ci da strumenti per agire”, ha spiegato Merkel. “Con l'Europa, e non senza, possiamo preservare le nostre libertà, convinzioni e opinioni”.
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