Milano. Nella grande danza con il coronavirus che l’Europa sta facendo in attesa di un vaccino, di una cura o di una mutazione, i nuovi focolai sono inevitabili. Li abbiamo visti spuntare in queste settimane: gli impianti per processare la carne nel Nord Reno-Vestfalia, in Germania, dove oltre mille persone sono risultate contagiate; la compagnia di consegne Bartolini a Bologna, dove per fortuna i contagiati sono molti meno. Finora questi nuovi focolai, grandi e piccoli, hanno avuto alcune caratteristiche simili: la gran parte dei contagiati è asintomatica, i morti sono pochissimi, i ricoveri scarsi.
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