Roma. Putin è diventato il nuovo leader del piccolo partito politico Il popolo contro la corruzione, fondato nel 2013. Non militava da molto tempo nel gruppo, anzi, la sua candidatura ai vertici è sembrata frettolosa. Putin vi aveva aderito soltanto a giugno, ma l’esperienza non gli manca. Ha lavorato nei servizi di sicurezza del Fsb e nel 2012 è anche stato consigliere del governatore di Novosibirsk, forse non sarà un frequentatore assiduo della politica ma ha una buona esperienza amministrativa: possiede diverse compagnie petrolifere, la Arbat Neftegaz, la Partner Vostok, la Rusyugexport, è l’ex proprietario di Zvezda Oil ed è capo del fondo fiduciario della Federazione russa di Taekwondo. Di impegni ne ha parecchi ma già a marzo aveva detto al giornale economico Kommersant dell’intenzione di fondare un suo partito, dedicato in modo particolare alla tutela degli interessi degli imprenditori. Poi è capitato che fosse scelto come leader di un partito già esistente, fondato nel 2013, e ha detto di essere pronto a candidarsi alle elezioni regionali di quest’anno e quella della Duma del prossimo, ha detto all’agenzia Ria Novosti che spera di ottenere almeno un seggio, e di introdurre il suo partito tra i sei che al momento siedono nella Camera bassa dell’Assemblea federale. Possono sembrare aspettative poco ambiziose per Putin, ma l’ex funzionario del Fsb oggi ha 42 anni, si chiama Roman e non Vladimir, e per arrivare alla presidenza gli manca ancora un po’ di strada.
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