“Mentre l’occidente si scusa per il proprio passato, l’islam politico si riprende Santa Sofia”. Parla Bat Ye’or, storica di origini ebraiche
Roma. “È un evento tragico, che illumina l’appropriazione e l’islamizzazione con la conquista e la guerra di un prestigioso patrimonio cristiano”. Così al Foglio la studiosa della dhimmitudine e della cristianità orientale, Bat Ye’or, definisce il ritorno a moschea e all’islam della basilica di Santa Sofia a Istanbul, che fu per 916 anni la più grande chiesa al mondo e la casa della cristianità ortodossa orientale, per altri cinquecento moschea e negli ultimi novanta museo. Il trauma è tale, come ha detto Michael Talbot, professore di Storia all’Università di Greenwich, al Wall Street Journal, che “è come se San Pietro fosse stato trasformata in una moschea”.
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