Nessuno credeva veramente che la nuova Russia, quella del post coronavirus e della nuova Costituzione, avrebbe scelto di diventare più democratica. Ma in pochi pensavano che questa accelerazione sarebbe stata così brusca
Roma. Secondo il giornalista russo Ilya Klishin, c’è sempre stata una certa facilità in Russia a urlare: “E’ un nuovo Trentasette!”, con eccessivo spirito tragico e poco rispetto per la storia. Tutte le volte in cui i russi hanno detto che stava arrivando un nuovo Trentasette, si è trattato di un’esagerazione, per fortuna il Trentasette in Russia, l’anno più feroce delle grandi purghe staliniane, non si è più ripetuto.
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