L’ex presidente e il candidato presidente insieme, che chiacchierano di com’erano e di come saranno quando questa stagione sciagurata di un’America brutta e cattiva sarà messa tra parentesi, per sempre. Il presidente numero 44, Barack Obama, con il presidente numero 46, Joe Biden (come se fosse fatta, come se fosse scontato che il candidato vinca), si sono ritrovati insieme, faccia a faccia dopo tanta distanza imposta, e hanno parlato di come si cura l’America dall’impostura trumpiana, come si supera questo cinismo al potere, questa mancanza di leadership e di empatia, questo format o con me o contro di me che è la Casa Bianca di Donald Trump. Come si supera, o forse come si dimentica, il trumpismo, perché Biden era il vicepresidente di Obama e Obama era il presidente cui è stato perdonato tutto perché dopo di lui c’è stato il diluvio per davvero e come fai, con gli occhi di oggi, il peso di oggi, a non pensare che quel presidente sia stato quanto di meglio potesse capitare all’America e al mondo? Poi Obama è sempre lui, avrà anche i capelli più bianchi e la mascherina che non dona a nessuno, ma poi quando si siede davanti a Biden e parla e gesticola e sorride – quel sorriso che da sempre fa dire: va bene, facciamo come vuoi tu – fa esplodere il misuratore di nostalgia, ma perché non può tornare lui alla Casa Bianca?
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