Milano. C’è chi dice che il presidente dell’America, in questo momento, sia Bill Barr, il ministro della Giustizia dell’Amministrazione Trump. Uno dei sostenitori di questa tesi è Tom Nichols, autore di “The Death of Expertise” (il saggio che spiega il rapporto diretto tra incompetenza e crisi della democrazia) e oggi consulente del Lincoln Project, il Pac anti trumpiano fondato da repubblicani ed ex repubblicani. Nichols dice che quel che sta accadendo a Portland e in altre città, con le forze federali mandate a ristabilire l’ordine per volere del governo cui rispondono in modo esclusivo, mostra che Barr “è come un super ministro dell’Interno”, si arroga il potere di gestire le relazioni con gli stati perché “sa che Donald Trump è incapacitato dal punto di vista funzionale”. Secondo Nichols, l’America è di fronte “al collasso totale dell’ordine costituzionale nel potere esecutivo” e i tribunali, i procuratori e le autorità statali, “non i manifestanti nudi, devono fermare” Barr, oggi “l’uomo più pericoloso degli Stati Uniti”.
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