L'ambasciatore sloveno in Italia, Tomaž Kunstelj, ci racconta tutti i passi che hanno portato il presidente italiano e quello sloveno a prendersi la mano davanti alla foiba di Basovizza
Il 13 luglio scorso il presidente italiano, Sergio Mattarella, e quello sloveno, Borut Pahor, si sono presi per mano davanti alla foiba di Basovizza, e poi hanno fatto lo stesso davanti al cippo che a poco distanza ricorda quattro giovani antifascisti slavi fucilati il 6 settembre del 1930. Questo istante è stato paragonato al 7 dicembre del 1970, quando il cancelliere tedesco Willy Brandt si inginocchiò davanti al monumento alla rivolta del Ghetto di Versavia, o al 13 aprile 1986 quando Giovanni Paolo II si recò in visita alla sinagoga di Roma.
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