La gogna parlamentare in mondovisione è ormai un format consolidato per la Silicon valley, che col Covid non deve neanche disturbarsi a prendere l’aereo privato e andare a Washington. Così ieri collegati in videoconferenza dalla Costa Ovest, i nuovi master of the universe di quel continente sgangherato eccoli lì, apparire davanti alle solite sgangherate domande questa volta della commissione Antitrust della Camera dei rappresentanti. Presenti anzi collegati il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, quello di Amazon Jeff Bezos, il ceo di Google Sundar Pichai, quello di Apple Tim Cook. Un cast niente male per questa “Temptation island” tecno-fobica: il format, a parte la versione “Covid”, è lo stesso di due anni fa, quando Zuckerberg si presentò, da solo, in carne e ossa. Gragnuola di domande spesso farlocche che lasciano il tempo che trovano a questi colossali imprenditori-manager che appaiono contriti com’è giusto, probabilmente insinceri, dopo “rehearsal” con coach prelevati dai migliori studi legali o cinematografici.
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