Roma. Questa settimana l’Unione europea ha dimostrato di non essere del tutto disarmata contro chi lede lo stato di diritto e non rispetta i suoi valori non negoziabili. Sei città della Polonia, che avevano mandato la loro candidatura per ricevere dei sussidi (nell’ambito dei progetti di gemellaggio del programma Europe for Citizens) hanno visto rifiutata la loro richiesta. Queste sei città – Bruxelles non ha fatto nomi ma la stampa polacca ne ha rivelati tre: Wielun, Tuchów e Wilamowice – si erano dichiarate zone “Lgbt free” e avevano impedito che sul loro territorio si facessero campagne per i diritti delle coppie omosessuali, una decisione poco conforme alle idee europee di libertà, rispetto e uguaglianza.
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