Ed eccoci qui, a parlare ancora di Donald Trump, e del fatto che, a dispetto di quel che dicono i sondaggi e il buon senso, il prossimo novembre, il presidente potrebbe tirar fuori dal cilindro un qualche coniglio magico e confermarsi alla Casa Bianca. Lo facciamo un po’ perché di Trump non ci fidiamo, un po’ perché non ci siamo ancora ripresi dal 2016, un po’ perché abbiamo capito che la statistica è una scienza sì numerica, ma non esatta, e che i sondaggi (ormai lo sappiamo, Lorenzo Pregliasco lo ripete in ogni dove) ‘fotografano la realtà di oggi, non prevedono il futuro’. Così osserviamo tutto l’osservabile, i voti, ma anche i sospiri, le sopracciglia che si inarcano, e soprattutto gruppi sociali che si spostano.
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