Roma. Come i trumpiani si sono mangiati da dentro il Partito repubblicano in poco tempo nel 2016, adesso c’è chi comincia a temere che i seguaci di QAnon, un culto complottista di estrema destra che negli Stati Uniti raccoglie un grosso seguito, conquisteranno sempre più peso dentro al partito. Domenica un deputato repubblicano, Adam Kinzinger, ha chiesto ai leader repubblicani, quindi anche al presidente Trump, di prendere posizione contro QAnon. “Fino a poco tempo fa – ha detto Kinzinger, un veterano della guerra in Iraq – non c’era bisogno di dargli attenzione, ma ora sta diventando mainstream. Abbiamo un candidato che è seguace di QAnon e ha vinto le elezioni primarie. Il presidente non ha ancora denunciato il culto, ma adesso è il momento per i leader di farsi avanti e di parlare”. Si riferiva a Marjorie Taylor Greene, una repubblicana della Georgia che i sondaggi danno come favorita per vincere un seggio al Congresso alle elezioni di novembre. La Greene ha detto in pubblico di credere a QAnon e quindi di credere che una cabala di satanisti/pedofili/cannibali domini il mondo e sia al lavoro anche dentro alla Casa Bianca per ostacolare la lotta di Trump contro il male e che questa cabala sia guidata dai leader del Partito democratico. Questo non le ha impedito di ricevere un’ottima risposta da parte degli elettori. Dopo la vittoria alle primarie, Trump l’ha celebrata con un tweet che la definiva “una futura stella del Partito repubblicano”.
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