Roma. “Fermate le stragi”, “enough is enough” e “le nostre vite contano”. Cristiani nigeriani e leader ecclesiastici si sono riuniti a Londra, il 20 agosto, per manifestare contro il massacro di cristiani. Hanno inviato una lettera al primo ministro Boris Johnson in cui accusano cancellerie e mass media di “cospirazione del silenzio”. Nelle stesse ore, un rapporto dell’International Organization for Peace Building and Social Justice, l’International Committee on Nigeria e l’All-Party Parliamentary Group for International Freedom of Religion or Belief, rivelava che 100mila cristiani sono stati uccisi in Nigeria in vent’anni. Boko Haram, al Qaida, pastori fulani e altri gruppi estremisti sono responsabili degli omicidi di oltre 96 mila cristiani in 21 mila attacchi separati. Secondo il rapporto, 43.242 cristiani sono stati uccisi a seguito di attacchi terroristici inflitti da Boko Haram, Stato islamico e al Qaida; 18.834 sono morti in attacchi dei fulani e 34.233 degli altri gruppi armati. L’arcivescovo anglicano di Jos, Benjamin Argak Kwashi, ha detto che “questa cosa è sistematica, pianificata, calcolata. La loro intenzione è islamizzare la Nigeria”.
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